Carnevale di Venezia

La parola CARNEVALE deriva dal latino 'eliminare la carne', riferendosi al giorno dopo i bagordi di 'martedì grasso', in cui iniziava il periodo della Quaresima con astinenza e digiuno.
La tradizione carnevalesca ha radici molto lontane. A Venezia il primo documento in cui si cita ufficialmente il Carnevale come 'festa pubblica' è un editto del Senato della Serenissima del 1296, ma già dal 1271 abbiamo notizia di botteghe artigiane per la produzione di maschere e manuali sulle tecniche di costruzione.
È nel 1700 che il Carnevale di Venezia raggiunge il suo massimo splendore, acquistando risonanza internazionale in tutta Europa.

Il travestimento è l'essenza stessa della festa, dove maschere e costumi diventano strumenti indispensabili per realizzare il clima di questo periodo dell'anno, dedicato alla trasgressione, alla spensieratezza, alla leggerezza ed al divertimento. Le strade, i campi, le calli, si trasformano allora in un grande palcoscenico in cui tutto sembra diventare possibile per la garanzia del totale anonimato.

Il Carnevale di Venezia torna alla ribalta delle cronache, attirando l'ammirazione e l'interesse del pubblico internazionale dal 1979, grazie all'impegno di alcune associazioni di cittadini, con la collaborazione di istituzioni prestigiose come il Teatro La Fenice e la Biennale.
Il Taglio della Testa del Toro

La festa del Giovedì Grasso è strettamente legata alla storia della Serenissima e alla celebrazione delle sue vittorie. 'Tagliare la testa al toro' divenne dal 1500 anche un motto proverbiale. Il 'Taglio della testa del toro' viene ancor oggi ricordato con maschere e carri allegorici.
Il Volo dell'Angelo

Anche il tradizionale ed emozionante 'Volo dell'Angelo' che apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale in Piazza San Marco, ha alle spalle una lunga storia ricca di particolari curiosi. Fu un giovane funambolo turco il primo protagonista di questo evento straordinario, durante un'edizione del Carnevale verso la metà del Cinquecento.
La Festa delle Marie

Si svolge generalmente il primo sabato di Carnevale con un corteo acqueo che accompagna dodici ragazze dalla chiesa di san Pietro di Castello (l'antica cattedrale della città), fino in Piazza san Marco. L'episodio ricorda un evento accaduto a Venezia nel 942 che ha coinvolto anche pirati triestini o narentani.
'Forze di Ercole': esercizi di forza, equilibrio e coraggio.

Piramidi umane, talora costruite sull'acqua, raggiungevano altezze impressionanti utilizzando fino a due dozzine di uomini (sforzanti) e si arrivò a formarle sulla sola base di due ferri da gondola o addirittura sulla Laguna ghiacciata.
CONSIGLIO: assaggiate i famosi 'cicchetti veneziani' o i dolci tipici nelle pasticcerie storiche.
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